Borussia Dortmund

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view post Posted on 14/8/2013, 14:53




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Storia del Club



Il Borussia Dortmund è una squadra di calcio tedesca di Dortmund, città della Nord Reno-Westfalia. Il club fu fondato il 19 dicembre 1909 da un gruppo di ragazzi scontenti della squadra di calcio in cui giocavano, la Trinity Youth, sponsorizzata dalla chiesa e vista con occhio severo e negativo dai preti della locale parrocchia. Il tentativo di padre Dewald di bloccare l'incontro organizzativo che si stava svolgendo in una stanza del pub locale, il Zum Wildschütz, fu bloccato sul nascere. Il nome Borussia è il nome latino della Prussia e fu tratto dalla vicina fabbrica di birra Borussia. La squadra iniziò a giocare con magliette a strisce blu e bianche con una cintura rossa e con pantaloncini bianchi. Nel 1913 indossarono le uniformi giallonere oggi così comuni. Nei decenni successivi il club ottenne risultati modesti giocando nelle divisioni locali. La società rischiò seriamente di fallire nel 1929, quando un tentativo di lanciare l'immagine del club mettendo sotto contratto alcuni giocatori professionisti ben pagati andò a vuoto e i giocatori abbandonarono il club tra i debiti. La sopravvivenza fu garantita soltanto grazie alla generosità di un tifoso locale che coprì il buco finanziario della società di sua tasca. Gli anni '30 videro l'ascesa del Terzo Reich, che ricostruì gli sport e le organizzazioni calcistiche per adattarle agli obbiettivi del regime. Il presidente del Borussia fu destituito quando si rifiutò di aderire al partito nazista e un paio di membri del club che avevano utilizzato di nascosto gli uffici della società per produrre volantini antinazisti furono giustiziati durante gli ultimi giorni della guerra. Il club ebbe un successo crescente nella neonata Gauliga, ma avrebbe dovuto aspettare la conclusione della Seconda Guerra Mondiale per sfondare. Fu proprio negli anni immediatamente successivi al secondo coflitto che il Borussia sviluppò un'accesa rivalità con lo Schalke 04, la squadra più forte in quell'epoca. Come ogni altra organizzazione tedesca il Borussia dopo la guerra dalle autorità alleate che occuparono il paese e che in questo modo cercavano di allontanare le istituzioni nazionali dal recente passato nazista. Ci fu un tentativo morto sul nascere di fondere il Borussia con due altri club -lo Werksportgemeinschaft Hoesch e il Freien Sportverein 98 – a formare lo Sportgemeinschaft Borussia von 1898, ma fu con il nome di Ballspiel-Verein Borussia (BVB) che la squadra fece la sua prima apparizione nella finale nazionale del 1949 (sconfitta per 2-3 contro il VfR Mannheim). La Oberliga occidentale, che comprendeva il Borussia, dominò il calcio tedesco negli ultimi anni '50. La società conquistò il suo primo alloro nazionale nel 1956, successo bissato la stagione seguente. Nel 1961 la squadra fu finalista perdente. Nel 1962 la DFB (Deutsche Fussball Bund or German Football Association) si riunì a Dortmund e finalmente approvò la creazione du un campionato professionsitico tedesco da disputare a partire dall'agosto 1963 con il nome di Bundesliga. Il Borussia si guadagnò l'ingresso tra le prime sedici squadre meritevoli di partecipare al nuovo campionato vincendo l'ultimo campionato prima della creazione della Bundesliga. Anche la squadra perdente, il Colonia, fu ammessa al torneo. Fu proprio Timo Konietzka del Dortmund a segnare il primo gol nella storia della Bundesliga al primo minuto di gioco della partita persa per 2-3 con il Werder Brema. Nel 1965 il Dortmund vinse la sua prima Coppa di Germania. L'anno successivo la squadra conseguì risultati contraddittori, riuscendo a vincere la Coppa dei Campioni, ma classificandosi seconda a tre punti dal Monaco 1860 dopo aver perso quattro delle ultime cinque partite di campionato. Per ironia della sorte fu Konietzka, appena acquistato dal Dortmund, a contribuire in modo decisivo al successo del 1860. Da quel momento iniziò un lungo periodo buio, terminato soltanto nel 1989 con il successo nella Coppa di Germania. Nel 1993 il Borussia conquistò la finale della Coppa UEFA, perdendola poi contro la Juventus (1-6 tra andata e ritorno). Malgrado il risultato il Borussia lasciò la competizione con 25 milioni di marchi, beneficiando a pieno del premio che allora era messo a disposizione delle squadre tedesche che prendevano parte alla coppa. Ridato ossigeno alle casse, la società fu in grado di mettere sotto contratto giocatori di primo piano, che guidarono la squadra a successi importanti nel decennio a venire. La conferma viene dai trionfi in Bundesliga nel 1995 e nel 1996 – con Matthias Sammer vincitore del Pallone d'oro nel 1996 – e dalla vittoria della UEFA Champions League e della Coppa Intercontinentale nel 1997. Nella stagione 2001/2002 il Borussia vinse il suo terzo campionato di Bundesliga e arrivò in finale di Coppa UEFA, perdendola contro il Feyenoord. Una cattiva gestione della società portò ad un pesante indebitamento e alla vendità dello stadio, il Westfalenstadion. La situazione fu complicata dall'insuccesso nella Champions League del 2003. Cos', nel 2005 la società si è ritrovata sull'orlo del fallimento. La crisi recente ha obbligato il club anche a tagliare del 20% gli stipendi dei giocatori. La squadra gioca le partite casalinghe al Westfalenstadion, così chiamato dallo stato di provenienza, la Westphalia. Nel 2006, però, lo stadio ha cambiato nome in Signal Iduna Park, a causa dei problemi finanziari della società. Attualmente la struttura è la più capiente della Germania, potendo contenere 82.932 spettatori, e ospiterà varie partite del Mondiale 2006, tra cui una semifinale. Lo stadio del Borussia Dortmund detiene la media di affluenza più alta tra gli stadi dell'Europa (più di 80.000 spettatori nel 2004). Oggi i giocatori più rappresentativi della squadra sono Jan Koller, Tomas Rosicky, Christoph Metzelder e Roman Weidenfeller. Koller, tuttavia, ha fatto sapere che lascerà Dortmund al termine della stagione in corso. Ad aggravare la situazione è la situazione economica del club, che quasi certamente non riuscirà a trattenere i suoi "gioielli". Nel campionato di Bundesliga 2005-2006, dopo un inizio disastroso, la squadra è in lotta per un posto in Coppa UEFA. Nella Coppa di Germania il Borussia è stato eliminato quasi subito, perdendo così l'occasione di rimpinguare le povere casse della società.

La quotazione in borsa



La storia del Borussia Dortmund degli ultimi dieci anni è stata contrassegnata da una serie di alti e bassi, costringendo la società a riorganizzarsi in più occasioni, fino a quando è stata trovata una formula vincente. Nei primi anni Duemila, la squadra di Dortmund, la più grande città della regione tedesca della Ruhr, fu la prima – e unica finora – squadra della Bundesliga a quotarsi in Borsa. Proprio quell’anno, la squadra vinse il campionato (per la terza volta nella sua storia) e perse la finale di Coppa Uefa contro gli olandesi del Feyenoord. La squadra stava ottenendo buoni risultati a livello sportivo e la società cercava di sviluppare un nuovo modello di gestione.
I prestiti del Bayern Monaco e il cambio di nome dello stadio
Tutto questo però venne gestito in modo sbagliato da parte della dirigenza, che accumulò grossi debiti: anche il mercato azionario non ebbe l’andamento che si era sperato. La situazione dei conti della società era così grave che i dirigenti del Bayern Monaco, la più importante squadra di calcio tedesca e storica rivale del Borussia Dortmund, decisero di versare per alcuni mesi una cifra intorno ai 2,3 milioni di euro, per permettere alla dirigenza del Borussia di onorare i contratti con i propri giocatori. Altro passo necessario per evitare il fallimento, fu, nel 2005, la vendita del nome dello stadio.
Il suo nome storico, Westfalenstadion, fu sostituito dal nome dell’azienda di assicurazioni locale. Cambiò nome, almeno ufficialmente, in Signal Iduna Park. L’accordo fatto nel 2005 sarà valido fino al 2016. Lo stadio del Borussia Dortmund – il più grande di Germania – è un luogo simbolico del calcio tedesco: da anni non c’è mai un posto vuoto quando gioca la squadra e la sua gradinata sud è conosciuta in tutta europa come il “muro giallo“. I tifosi la riempiono in ogni occasione, trasformando i gradini in cemento di cui è fatta in una delle cose più belle e spettacolari del tifo calcistico europeo.
Il rischio retrocessione
Nel 2005 il Borussia Dortmund rischiò nuovamente di fallire: il valore originale delle proprie azioni, intorno a 11 euro, crollò di oltre l’80 per cento. Oltre a cambiare nome allo stadio, la società dovette ridurre gli stipendi dei giocatori del 20 per cento, dovendo quindi cercare strade alternative all’acquisto di campioni affermati, e quindi molto costosi.
Questa situazione si ripercosse anche a livello sportivo: nella stagione successiva ai Mondiali di calcio giocati proprio in Germania, nel 2006-2007, il Borussia Dortmund rischiò addirittura la retrocessione nella Serie B tedesca. Fu un’annata difficile, con la sostituzione di tre allenatori in un solo campionato. Più o meno sulla stessa linea fu anche la stagione successiva, anche se, al di là delle brutte prestazioni in campionato, la squadra riuscì ad arrivare in finale della Coppa di Germania, persa 2 a 1 contro il Bayern Monaco.

L’arrivo di Jürgen Klopp



Il 2008 fu l’anno del cambiamento, segnato soprattutto dall’arrivo di un nuovo allenatore, che ancora oggi guida il Borussia Dortmund: Jürgen Klopp. L’allenatore originario di Stoccarda aveva già fatto vedere grandi cose con il Mainz, riuscendo a portare la squadra in Bundesliga per la prima volta nella sua storia, qualificandosi anche per l’Europa League. Klopp portò idee e un metodo precisi. Un modello costruito negli anni, senza la necessità di grossi investimenti.
La società iniziò a puntare sui giovani del proprio vivaio, cercando di pescare nel frattempo giocatori interessanti nel campionato polacco: una pratica comune anche ad altre squadre tedesche e alla federazione nazionale, che in questi anni, tra l’altro, ha naturalizzato molti giocatori con origini polacche. Il primo successo della nuova gestione fu la Supercoppa di Germania, vinta nel 2010 proprio contro il Bayern Monaco, il principale rivale di questi ultimi anni.
Il metodo Klopp
La “filosofia” che Klopp ha trasmesso alla squadra in questi anni si è basata soprattutto su due punti fondamentali: la dedizione al modulo di gioco e il divertimento dei giocatori. Il Borussia Dortmund gioca basandosi su un copione imparato a memoria, diventato naturale: schemi precisi, in cui sono i giocatori stessi ad essere esaltati dal gioco e non viceversa. Questo è dimostrato in parte dal fatto che nonostante la squadra abbia cambiato diversi giocatori importanti negli ultimi anni, i risultati hanno continuato ad essere ottimi.

Jürgen Klopp è sempre stato convinto di una cosa: il talento si può allenare e quindi migliorare. Durante gli allenamenti è capace di far ripetere i movimenti ai propri giocatori più e più volte, facendosi aiutare anche da un curioso macchinario, la Footbonaut. Si tratta di una “gabbia tecnologica” concepita dal berlinese Christian Gütler per sviluppare la reattività e la velocità dei giocatori, che è costata alla società circa un milione di euro. La Footbonaut è una specie di stanza pavimentata in prato sintetico con 72 finestre a lati, al cui interno sono posizionate delle macchine che lanciano dei palloni ai giocatori. Questi, in pochi secondi, li devono fermare e tirare in una delle 72 finestre, a seconda di quella che si illumina. Tutto questo serve per simulare il controllo e la gestione della palla, agevolando i giocatori a fare lo stesso durante la partita.

Il ritorno alla vittoria



Nella stagione 2010-2011 il Borussia Dortmund ritornò alla vittoria in campionato, stabilendo anche un record: fu la squadra con l’età media più bassa di sempre – 23 anni – a vincere la Bundesliga. E così è stato nella stagione successiva, nel 2011-2012, a cui va aggiunta anche la vittoria della Coppa di Germania. Tutto questo, nonostante la vendita, da un anno all’altro, di alcuni dei giocatori più rappresentativi della squadra, che ha permesso alla società anche di fare utili.
In questa stagione, invece, il Borussia non è riuscito a tenere testa alla sua rivale di questi ultimi anni, il Bayern Monaco, che ha dominato il campionato e vinto il titolo con sei giornate di anticipo. Entrambe le squadre sono in semifinale di Champions League e, visto come si sono concluse le partite di andata, ci sono ottime possibilità che la finale sarà tutta tedesca.

Le nuove politiche di gestione



Dal 2004, il presidente del Borussia Dortmund è Reinhard Rauball, politico della SPD, che dal 2007 è anche presidente della Deutsche Fußball Liga (DFL), la federazione tedesca. La gestione societaria del Borussia Dortmund negli ultimi quattro anni è cambiata: più che ritorni a breve termine, è stato deciso di fare investimenti a medio-lungo termine, cercando giocatori di talento a basso costo, da rivendere alle più grandi squadre europee e cercando di valorizzare le proprie strutture, di proprietà.
Le azioni della società hanno riacquistato valore e sono stati avviati una serie di investimenti su quello che è la principale fonte di guadagno: il proprio stadio. Da poco, inoltre, è stato aperto un secondo punto vendita ufficiale in città, oltre a quello che c’è nello stadio e inaugurato il Borusseum, il museo della squadra, che ha generato altri incassi. Dal 2011, è stato anche installato sul tetto del Signal Iduna Park un sistema a pannelli solari, che ha generato grossi risparmi.
 
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view post Posted on 14/8/2013, 15:35
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Grande BVB avanti tutta forza!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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THE RAMS
view post Posted on 14/8/2013, 16:23




Una mia foto di qualche oggetto del BVB che ho :)
 
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2 replies since 14/8/2013, 14:53   85 views
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